Corre voce che l’addio al calcio
giocato di Andrea per volontà dello stesso calciatore sia San Siro, il tempio
dove ha vissuto i ricordi più belli, le magie di un decennio vissute all’ombra
della Madunnina e che gli hanno dato le gioie più incredibili. Un peccato che
Trilli su quegli anni abbia, andando in bianconero da iracondo, sputato
bellamente, ma avrà avuto i suoi buoni motivi. Ora il ritorno che vorrebbe
dolce non sarà certo allo stesso modo, che senso ha tornare alla Scala del
calcio frequentata con successo anche su due sponde. Una rivincita? Un tessere
le lodi a un campione che forse non ha dimostrato tutta quella qualità sopraffina
nel comportamento? Mi piaceva Pirlo, la sua maledetta, la sua visione di gioco
e il suo stare con broncio da italiano allegro in gita per cantarla alla Conte,
ma quando sei stato anima e bandiera di un gruppo non puoi tradirlo con una
maglia che è stata e sarà sempre in antitesi, oltretutto anche disprezzando il
passato. Ascolta un vecchio cuore rossonero, grazie per quello che hai fatto,
ma se devi salutare il calcio allora fallo a Venaria
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