martedì 27 dicembre 2016

2017: l'anno del Dragone ???


Alzi la mano chi prima della finale di Supercoppa pronosticava la vittoria della squadra di Montella: nessuno, e non per via di specifiche sudditanze juventine, ma perché si aveva la sensazione che la fiches l’avessimo già avuta durante il campionato. Immagino il tifoso sfegatato pronto a dire quasi quasi era meglio perdere in campionato, così avremmo avuto una chance.  E invece la partita che non ti aspetti, attenta determinata, e con occasioni a ripetizione non sfruttate. Non ci fossero stati i primi 25 minuti staremo a parlare di rifondazione rossonera. Invece Montella è stato bravo a non scoprirsi, a subire il giusto, a poco poco, riportare ordine in campo e a fare il proprio gioco, con i giovani che aveva. Poche le palle buttate in tribuna e ripartenze che meritavano ben altra conclusione. Insomma l’abbiamo giocata alla pari e poi, come al solito, alla lotteria dei rigori va a fortuna e per quanto visto nella finale di Coppa Italia, questa volta il sorriso è il nostro. Certo è che nell’anno in cui non spendi e non spandi sei al risparmio, ti inventi il gioco e fai emergere nuovi talenti, questo potrebbe essere un bello spot per il mondo del calcio. Se 90 milioni di euro non servono per una rete e bastano due bebè per portare a casa un trofeo, forse c’è speranza per il calcio dello stivale. Ora il mondo si ferma a marzo, per qualcuno con l’obbligo di mangiarsi un buon melao con un bottiglia di porto, il tutto senza dare troppi calci nelle terga. Per qualcun altro l’attesa del bonifico definitivo per il passaggio di proprietà. Una sorta di telenovela, che in spirito Finivest o Mediaset è già durata abbastanza, il tifoso ovviamente non vuole vivendi alla giornata ma ha bisogno di solide certezze. 

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...