sabato 17 maggio 2025

Eroici. Gli Orange costringono MGM ai tempi supplementari al termine di una partita di grande personalità

 



Chi ha avuto modo di vedere la partita non può che alzare i calici e brindare a questa stagione di straordinaria maturità di un gruppo di ragazzini astigiani che si è elevato nella pratica del futsal.

Andare a Morbegno, su un campo ostico, e dopo essere andati sotto di due reti riuscire a dominare l’incontro, segnando quattro gol e costringendo i forti lombardi ai tempi supplementari, la dice lunga sulla garra dei ragazzi di Patanè.

Personalità, qualità e divertimento: uscire tra gli applausi degli avversari – ai quali auguriamo buona fortuna nella Final Four per la promozione – è la dimostrazione concreta del salto di qualità di un gruppo che, lo scorso anno, frenato dall’inesperienza, non aveva brillato.

Il terzo posto finale e la lotta fino all’ultimo certificano il grande lavoro svolto da uno staff di altissimo livello.

Orange è sinonimo di serietà, impegno e dedizione: dai ragazzi della prima squadra ai più piccoli, una cantera sempre capace di sfornare prospetti di talento.

E se oggi il risultato non ha sorriso alla squadra, le prospettive future sono tutte lì, pronte a scrivere nuove, gloriose pagine.

Forza Orange!


MGM VS ORANGE 2 - 4 dts (2 - 2 pt)

Marcatori Caracciolo, Ibra, Montauro, Merlo


E' il giorno della partita: destinazione Morbegno FORZA ORANGE

Ci aspetta lo scontro contro una squadra forte e sicuramente ostica, un team che — insieme a Reggio Emilia — ha dominato la regular season del campionato.

L’andata non è andata come speravamo: abbiamo lottato, combattuto, non abbiamo lesinato energie. Ma il 4 a 2 subito non lascia spazio a calcoli o tatticismi: ci sarà da lottare con il cuore e con la testa.

Quest’anno abbiamo dimostrato di non tirarci indietro, nemmeno quando i compiti sembravano impossibili. È questo il nostro marchio di fabbrica, la cifra che ha fatto fare un salto di qualità a una generazione di giovani che vestono con orgoglio i colori orange.

Ce la metteremo tutta per sovvertire il pronostico, perché nel futsal nulla è impossibile. E alla fine, comunque vada, ci abbracceremo o applaudiremo gli avversari, consapevoli di aver dato tutto e di aver vissuto un'altra grande pagina di sport.

Sursum corda, Orange!


domenica 4 maggio 2025

Orange avanti tutta. Spettacolo al Palabrumar


 

Non esistono partite impossibili, esiste solo la volontà di metterci l’anima, di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di provarci fino alla fine.
E quando una montagna sembra insormontabile da scalare, è allora che si trovano energie incredibili.

A Cornedo i ragazzi erano delusi: la mole di gioco prodotta e le occasioni create non avevano reso giustizia a un risultato troppo penalizzante. Ma bastava osservare la preparazione pre-partita, la concentrazione e la determinazione.

Vitellaro apre le danze e i primi quattro minuti sono un concentrato di tutto questo. Il mister avversario chiama time-out e motiva i suoi; ne esce un minuto terribile, come all’andata, con due contropiedi letali firmati Tres e Boschetto. È un attimo, ma determinante.

Patanè arringa il gruppo e, piano piano, l’Orange esce dal guscio; poi la ruota della fortuna gira. Ibra impatta, Merlo scaglia un tiro da venti metri e Montauro, con precisione, sigla il 4-2. I padroni di casa continuano a spingere e a insistere. La partita si incattivisce, agonisticamente parlando, ma non c’è più quella sudditanza che aveva caratterizzato la partita di andata.

Il secondo tempo scorre lento ma senza troppi sussulti, o meglio, ci sarebbero stati, ma per quattro volte i legni avversari e Petkovic hanno detto no.

Ci vuole Caracciolo, come portiere di movimento, a togliere le castagne dal fuoco a novanta secondi dalla fine. Patanè cerca di vincerla, ma poi si arrende all’extra time. Cinque minuti di studio e poi Cornedo gioca la carta del portiere di movimento nel secondo tempo supplementare.

Amico non corre pericoli e Ibra si concede il lusso del gol di nuca. È apoteosi.

Niente male per una squadra che doveva salvarsi e invece si giocherà l’accesso alle Final Four contro la corazzata MGM.
Sursum corda, Orange!

Dalla disfatta al trionfo: quando la storia (e il calcio) insegnano a rialzarsi

  Ci sono sconfitte che bruciano per anni. Ma a volte, proprio da quelle cicatrici, nasce la spinta per scrivere la pagina più bella. Nel ca...